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PERCHE' NELLA TRADIZIONE NAPOLETANA OGGI SI MANGIA LA ZUPPA DI COZZE?
Perchè si mangia questo piatto la sera del Giovedì Santo, proprio nella ricorrenza dell’ultima cena?
E’ proprio ora che il profano fa il suo ingresso nella tradizione. Storia popolare vuole che quest’usanza sia nata grazie a Ferdinando I di Borbone, il quale era molto goloso di pesce, soprattutto di quello che egli stesso pescava nei pressi della riva di Posillipo. Il sovrano, si faceva preparare, dalla cucina del Palazzo, un piatto a base di cozze pregiate, che egli stesso nominò Cozzeche dint’a Cannola.
Tuttavia, le abitudini alimentari di Ferdinando non andavano a genio al Frate Domenicano Gregorio Maria Rocco perché troppo peccaminose, così ammonì il regnante. Gli fece promettere che almeno per la Settimana Santa non avrebbe mangiato piatti sofisticati e avrebbe limitato i peccati di gola. Così Ferdinando, che non voleva rinunciare alle sue gustose cozze, trovò un escamotage per continuare a mangiarle: ordinò alla servitù di cucinarle in modo semplice, più umile e più vicino alle istanze della Settimana Pasquale.
Il piatto che venne fuori era composto da cozze, salsa di pomodoro e olio di peperone piccante.
Quando la notizia uscì dal palazzo e velocemente si estese al popolo, quest’ultimo tentò di simulare lo stesso piatto, sostituendo però le cozze pregiate del Sovrano con cozze di bassa qualità oppure con misere lumache di mare.
Da quel momento, a Napoli, la sera del Giovedì Santo si consuma la Zuppa di Cozze, con le diverse varianti che la ricetta, negli anni, ha avuto. Il piatto che prima era fatto da cozze e povertà, ora vede spesso anche altre pietanze all’interno, diventando, infatti, tal volta, un piatto abbastanza dispendioso.
Fatto sta che alcune forme cambiano, ma la sostanza della nostra storia è immutabile, come la bellezza delle tradizioni.
mercoledì 12 aprile 2017
giovedì 17 novembre 2016
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